La funzione della nostalgia creativa

Authors

  • Giulia Martini Università degli Studi di Siena

DOI:

https://doi.org/10.31273/polisemie.v2.811

Keywords:

poesia, poesia italiana, poesia contemporanea, poeti italiani, oggetti poetici, temi letterari, nostalgia creativa, poetry, italian poetry, contemporary poetry, italian poets, poetic objects, creative nostalgia

Abstract

Drawing from the corpus of the twenty-four authors anthologised in Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90 (Latiano, Interno Poesia, 2019-2020), this work aims to give an account of the recurring themes and topics of these texts. The first two volumes of this anthology reveal, in spite of a rich formal differentiation and a variety of stylistic solutions, a strong concordance of themes and desire: thematically, these works betray an anxiety concerning the problem of the disintegration of the world, yet they also share in a desire for salvation, achieved by reconstituting oneself in an individual or communal space, through the specific means of poetry. Thus, the images of collapse and epidemic prevail, variously resolved in urban and peripheral contexts, equally opposed by repeated attempts of nostoi and a strong craving for light. This horizontal tendency seems to be the link through which to weave a broader generational discourse which transcends individual authors. A key for interpreting this discourse will be offered, in the second part of the paper, in the function of creative nostalgia.

 

A partire dal corpus dei ventiquattro autori presenti nell’antologia Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90 (Latiano, Interno Poesia, 2019-2020), questo lavoro si propone di focalizzare e mettere in relazione i nodi tematici ricorrenti nei testi. I primi due volumi di quest’antologia rivelano infatti, a dispetto di una ricca differenziazione formale e di soluzioni stilistiche, una forte concordanza tematica e desiderativa, laddove il tema riguarda soprattutto il problema della disgregazione del mondo e il desiderio la capacità di salvarsene, ricostituendosi in uno spazio individuale o comunitario grazie ai mezzi specifici del gesto poetico stesso. Prevalgono allora le immagini del crollo e dell’epidemia, variamente risolte in contesti urbani e periferici, a cui si oppongono altrettanto variamente ripetuti tentativi di nostoi e una fortissima e dilagante ansia di luce. Questa propensione orizzontale sembra a tutti gli effetti la maglia stretta su cui intessere un discorso generazionale più largamente inteso, un discorso che trascenda le singole istanze individuali. Una chiave di lettura per questo discorso verrà individuata, nella seconda parte dell’intervento, nella funzione della nostalgia creativa.

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Published

2021-10-19

Issue

Section

Articles