Il verso breve nella poesia italiana del Duemila

Authors

  • Marco Villa

DOI:

https://doi.org/10.31273/polisemie.v5.1806

Keywords:

Verso breve, poesia italiana contemporanea, Mario Benedetti, Vito M. Bonino, Carlo Bordini, Alessandra Carnaroli, Giovanna Marmo, Laura Pugno, Italo Testa, Michele Zaffarano, short verse, Italian contemporary poetry

Abstract

L’articolo prende in esame alcune tipologie di verso (libero) breve nella poesia italiana del Duemila. Si individua innanzitutto una tipologia di verso breve in cui tratti di leggerezza formale (cantabilità, ritmi facili, rime) stridono con contenuti violenti, oscuri e drammatici; questo straniamento è verificato su poesie di Alessandra Carnaroli e Vito Bonito. La seconda tipologia analizzata è quella del verso breve spezzato, tragico, come da tradizione ungarettiana o celaniana, qui studiato nelle sue realizzazioni nella poesia di Laura Pugno, Giovanna Marmo e Mario Benedetti. Infine, l’ultima, duplice tipologia è quella di un verso breve informale, segmentato in modo apparentemente – o effettivamente – arbitrario e casuale (si prende come esempio Carlo Bordini), e quella di un verso breve procedurale, dove l’arbitrio consiste nello stabilire a monte un principio che viene poi applicato in modo sistematico (esempi da Italo Testa e Michele Zaffarano).

 

This article analyses some typologies of (free) short verse in 21th century Italian poetry. The first typology is a short verse in which traits of formal lightness (easy rhythms, rhymes) clash with violent, dark and dramatic contents (examples from poems of Alessandra Carnaroli and Vito Bonito). The second typology is a broken, tragic short verse, close to Ungaretti’s and Celan’s verse (examples from poems of Laura Pugno, Giovanna Marmo and Mario Benedetti). Finally, there is a double typology: an informal short verse, segmented in an apparently arbitrary and random way (Carlo Bordini is taken as an example), and a procedural short verse, which consists in a mechanical application of an arbitrary principle (examples from Italo Testa and Michele Zaffarano).

Author Biography

  • Marco Villa

    Marco Villa è ricercatore all'Università degli Studi di Siena. Si è occupato principalmente di poesia italiana contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: La sintassi di Somiglianze. Sulla poesia di Milo De Angelis (Pacini, 2019), Poesia e ripetizione lessicale. D'Annunzio, Pascoli, primo Novecento (ETS, 2020). Di recente ha curato l'edizione del carteggio Baldacci-Fortini («Parlare di tutto». Un'idea della critica, FUP-Usiena Press 2023) e un commento alle Poesie di Cesare Pavese (Garzanti, 2023).

    Marco Villa is a researcher at the University of Siena. He has worked mainly on contemporary Italian poetry. Among his publications: La sintassi di Somiglianze. Sulla poesia di Milo De Angelis (Pacini, 2019), Poesia e ripetizione lessicale. D'Annunzio, Pascoli, primo Novecento (ETS, 2020). He has recently edited the Baldacci-Fortini correspondence («Parlare di tutto». Un'idea della critica, FUP-Usiena Press 2023) and published a commentary on Cesare Pavese's Poesie (Garzanti, 2023).

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Published

2024-12-12