La caduta di Icaro

Su spazi e forme in Geografie di Anedda.

Authors

  • Giulia Bassi Università degli Studi di Siena

DOI:

https://doi.org/10.31273/polisemie.v4.1400

Keywords:

Geografie, Anedda, Calvino, arte, paesaggio, antropocene

Abstract

A partire dal dialogo tra arte, ambienti raffigurati e scrittura nelle prose di Geografie, il saggio indaga i dispositivi formali adottati da Anedda nella rappresentazione degli spazi. Vengono prese in analisi le strategie narrative utilizzate per scardinare la dialettica tra spazio umano, risultato di una stratificazione temporale e culturale, e paesaggio indipendente dalla presenza umana: questa postura antiantropocentrica, insieme con gli elementi formali che ne derivano, fanno reagire l’opera di Anedda con la linea darwiniano-leopardiana che, nel Novecento, arriva fino a Italo Calvino.

 

English title: 'The Fall of Icarus. On spaces and forms in Anedda's Geografie'

Starting from the dialogue between art, depicted environments and writing in the prose of Geografie, this essay investigates the formal devices adopted by Anedda in representing spaces. The essay analyzes the narrative strategies used to unhinge the dialectic between human space, as a result of temporal and cultural stratification, and landscape, as a space independent from human presence: this anti-anthropocentric posture, together with the formal elements that derive from it, make Anedda's work react with the Darwinian-Leopardian line that, in the twentieth century, reaches an author like Italo Calvino.

 

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Published

2023-12-01